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per l/a psicoanalisi

『言語活動の秘蹟——宣誓の考古学』の紹介

2018-01-19 15:29:48 | Agamben アガンベン
以下に付せられた数字は、紹介の便宜上の為の区切りであり、実際の著作に付せられている番号とは違うことを明記しておく。


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アガンベンの『言語活動の秘蹟—宣誓の考古学 Il sacramento del linguaggio - Archeologia del giuramento』(2008, Editori Laterza) は、話す存在としての人間と権力の秘蹟の問題を、言語活動の観点から考察する試みになる模様だ。Homo Sacer シリーズの II-3 に位置する。

端的に言えば、人間が人間になる人類学的な起源に、アガンベンは宣誓の言語活動的な問題と、権力の秘蹟を見とっていると言える。


«Il giuramento sembra dunque essere un atto linguistico inteso a confermare una proposizione significante (un dictum), di cui garantisce la verità o l'effettualità.» (p.9)

「宣誓は要するに、真理と実効性を保証する、シニフィアン的な命題 (dictum) を確実にすることを意図した、ある言語学的な行為であるように思える。」


デリダの『嘘の歴史 序説』も訳されているのだがら、アガンベンの『言語活動の秘蹟——宣誓の考古学』も翻訳されていい。というのも、アガンベンも嘘 menzogna と宣誓 giuramento を対比させているところもある。あるいは、儀式的な間違い errore 。つまり、「言語活動に本来的に備わる嘘の可能性 la possibilità della menzogna inerente al linguaggio」からの回復として宣誓は考えられうるだろうと。

だが、どうだろう?

“il giuramento sembra implicare costitutivamente la possibilità dello spergiuro, ed essere destinato paradossalmente [...] non a impedire la menzogna, ma a combattere gli spergiuri.” (pp.10-11)

“宣誓は構成的に偽証の可能性を巻き込んでいるように思われ、また逆説的に、嘘を阻止するのではなく、偽証と対抗する方に運命づけられているように思われる。”

«Il giuramento non costituisce in alcun modo un rimedio contro il “flagello indoeuropeo”: piuttosto il flagello stesso è contenuto al suo interno nella forma dello spergiuro.» (p.11)

「宣誓はいかなる仕方においても“インド・ヨーロッパ的な災い”に対する解決策を構成しない。むしろ、災いそれ自体は偽証の形態の内部に含まれている。」

アガンベンが何故ここで、“インド・ヨーロッパ的な災い flagello indoeuropeo”というかについては、前述に、口頭契約の崩壊や引き受けられた義務の拒否や否認という問題について、Georges Dumézil を参照にしている。つまり、インド・ヨーロッパ社会の“機能上の災い flagelli funzionali”として、社会形態が脅かされる事態を引っ張ってきている。宣誓がこのような災いの解決策としてあるわけではなく、災いそれ自体が偽証の形態に含まれているという指摘は、別段インド・ヨーロッパ語族に限って読む必要はないだろう。差し当たっては、広くニーチェ的な文脈を含意していると読みたい。直接ニーチェを言及してはいないが、続いて“話す動物 animali parlanti”という言葉も出てくる。


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神の言葉と宣誓、名についてもアガンベンは分析している。ちなみにだが、宣誓とは言葉と行為の結節点にある問題だろう。何かを誓うにせよ、それを偽るにせよ。我々は誓う時、あるいは誓いを偽る時、何に対してそれを行うのか? そこに名の問題がある。

そう考えるなら、名声にも偽りが忍び寄ることは多々あるし、そのことについては枚挙に暇がない。もし、言語に神聖さの問題があるなら、それは宣誓の秘儀と試練に掛けられているからだろう。もしあなたが神に賭けるのなら馬鹿げている。あなたは神の名に賭けるはずだ。あなたの宣誓が神を保証することはない。神の側が人間の宣誓を保証し、名がそれを担保するのだ。だからもし、あなたがある宣誓を裏切り、欺くことにでもなれば、それは神の名において問われることになる。宣誓とは当にその意味で、言語活動と行為を試練に賭ける問いがある。

このことをアガンベンは、フィロンを引くことで考える。例えば、孫引きになるが、“Dio non è credibile a causa del giuramento, ma il giuramento è sicuro a causa di Dio.”(宣誓のおかげで神が信じられうるのではなく、神のおかげで宣誓が確証される。)

数ページ後にはキケロも引きながら、こう述べる。

«La fide è, cioè, essenzialmente la corrispondenza fra il linguaggio e le azioni.» (p.32)

「即ち、信用は根本的に言語活動と諸行為とのあいだの一致である。」


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以前訳したコラムに pistes / fides の問題があったが、丁度この『言語活動の秘蹟』にも頻出し、言及されている。それぞれ、ギリシア語とラテン語だが、これら信用の紐帯に、言語活動と行為、法、権力、宗教さえも読み込むあたりが、アガンベンらしい。先に訳したコラムでは、そのような信用が資本主義という最も残忍な宗教によって、食い散らかされていることを警告するものだった。

«Con la “fides”, esattamente come col giuramento, ci troviamo, cioè, in una sfera in cui il problema della relazione genetica fra religione e diritto è da riprendere su nuove basi.» (p.37)

「“fides”により、正に宣誓によるように、私たちはつまり、宗教と法学のあいだの創生的関係が、新しい諸基礎の上に再び取り上げるべきである問題の領域に出会う。」

«È possibile, semmai, che abbiamo qui a che fare con una sfera del linguaggio che sta al di qua del diritto e della religione e che il giuramento rappresenti appunto la soglia attraverso la quale il linguaggio entra nel diritto e nella “religio”.» (p.39)


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«Il giuramento sembra, dunque, risultare dalla congiunzione di tre elementi: un'affermazione, l'invocazione degli dèi a testimoni, e una maledizione rivolta allo spergiuro.» (p.43)

「従って、宣誓は三つの要素の結合から帰結するように思える。断言、証言への神々の呼びかけ、偽証へ向けられた呪詛。」

アガンベンは、宣誓を分析するには、呪詛との関係の問題に向き合うべきことを特筆している。裏を返せば、今迄の学者は、それ(呪詛)に配慮を欠いていた。


呪詛 la maledizione も極めて“政治的”宗教の問題である。

«Non soltanto il giuramento, ma anche la maledizione - in questo senso essa è detta a ragione “politica” - funziona come un vero e proprio “sacramento del potere”.» (p.52)

「宣誓のみならず呪詛も—この意味においてそれは正当にも“政治的”と呼ばれる—真で固有の“権力の秘蹟”として機能する。」

この主張は、『Profanazioni 涜聖=涜神』(2005, Nottetempo) の頃から一貫している。


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冒涜における間投詞の本質についての示唆。

«Benveniste sottolinea, inoltre, la natura di interiezione propria della bestemmia, che, come tale, non comunica alcun messaggio» (p.55)

Benveniste が Freud を紹介する行。(アガンベンによる引用)

“L'interdizione del nome di Dio serve a reprimere uno dei desideri più intensi dell'uomo: quello di profanare il sacro. È noto che il sacro ispira condotte ambivalenti.” (Benveniste)

“神の名の禁止は、人間のより緊張した欲望の一つを抑圧することに役立つ。それは、聖なるものを冒涜する欲望である。聖なるものはアンビヴァレンツな態度を生じさせることは周知である。”(バンヴェニスト)


«La bestemmia è un giuramento, in cui il nome di dio è estratto dal contesto assertorio o promissorio e viene proferito in sé, a vuoto, indipendentemente da un contenuto semantico.» (p.56)

「冒涜は、そこにおいて神の名が断言的あるいは約束的なコンテクストから締め出され、意味論的な内容から独立して、虚しく自身において発せられるべきである、一つの宣誓である。」


これで、象徴界が穴だというラカンの晩年の問いも、発話と神の名を巡るものであることが明らかになった。つまり、パロールにおける名の排除(締め出し)が、抑圧の一つの形態であるということは、フロイトを考慮しても否定できない。それが忘却であろうと。

ランガージュからの排除とパロールにおける排除は、区別できるとしても。

アガンベンの場合、宣誓と冒涜が真理とパロール、事物との連結や破壊との関連でも問われている。bene-dizione と male-dizione(祝福=恵み=良く-言うことと、呪詛=不運=悪く-言うこと)。

つまり、宣誓において名はパロールと事物のあいだの繋がりを表現し保証し、真実性とロゴスの力を定義する。逆に呪詛においては、この繋がりの破壊と人間の言語活動の無益を表現する。両者とも、言語活動の同じ出来事において共通の起源として巻き込まれている。


«Nel giudaismo e nel cristianesimo la bestemmia è legata al comandamento di “non nominare il nome di Dio in vano” (che, in Ex. 20, significativamente segue quello che vieta di farsi degli idoli).» (p.56)

《ユダヤ教またキリスト教において冒涜の言葉は“無駄に神の名を口にしないこと”の戒律に結びつく(そのことは、『出エジプト記』第20章において意味深くも偶像を作らせることの禁止に続く)。》

«Man mano che si perde la consapevolezza del l'efficacia della pronuncia del nome divino, quella forma originaria della bestemmia che è il preferirlo a vuoto passa in second'ordine rispetto al pro ferimento di ingiurie o falsità su Dio.» (p.57)

«Da “male dicere de deo”, la bestemmia diventa così “mala dicere de deo”.» (p.57)

要するに、罵倒ないし冒涜は、神の名前の裏返しなようだ。神聖さを貶めることは、神聖な神の名(の禁止)と結び付く。

«Si tratta, cioè, di un gesto simmetricamente opposto a quello della bestemmia, che estrae invece il nome di Dio dal contesto del giuramento.» (p.58)

「つまり、宣誓のコンテクストからそれに反し神の名を引き出す、冒涜の身振りに対称的に対置されるそれ〔身振り〕が問題である。」


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«Diventa più agevole comprendere, su queste basi, la funzione dell'imprecazione nel giuramento e, insieme, la stretta relazione che la lega alla bestemmia. Ciò che la maledizione sancisce il venire meno della corrispondenza fra le parole e le cose che è in questione nel giuramento.» p.58

«È dal giuramento 〜〜 le sue frazioni.» p.59

«Ogni nominazione, ogni atto di parola è, in questo senso, un giuramento, in qui “logos” (il parlante nel “logos”) s'impegna ad adempiere la sua parola, giura sulla sua veridicità, sulla corrispondenza fra parole e cose che in esso si realizza. E il nome del Dio non è che il sigillo di questa forza del “logos” - o, nel caso in qui essa venga meno nello spergiuro, della male-dizione che è stata così posta in essere.» p.63


«Nominazione e denotazione (o, come vedremo, aspetto assertorio e aspetto veridizionale del linguaggio) sono in origine inseparabile.» p.64

«Gli insulti funzionano, cioè, piuttosto come delle esclamazioni o dei nomi propri che come termini predicativi e, con questo, mostrano la loro somiglianza con la bestemmia» pp.65-66

«...si afferma che il soggetto è identico all'attributo.» p.70

«Pronunciare il nome di Dio significa, cioè, comprenderlo come quell'esperienza di linguaggio in cui è impossibile separare il nome e l'essere, le parole e la cosa.» p.71

«Il significato del nome di Dio non ha, cioè, alcun contenuto semantico o, meglio, sospende e mette fra parentesi ogni significato per affermare attraverso una pura esperienza di parola una pura e nuda esistenza.» pp.72-73

«Col “logos” sono dati insieme - cooriginariamente, ma in moda tale che non possono mai coincidere perfettamente - nomi e discorso, verità e menzogna, esistenza e non esistenza del mondo, essere e nulla.» p.77


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«Asserzione e veridizione definiscono, cioè, i due aspetti cooriginari del logos.» (p.78)

「断言と真言〔真理を言うこと〕はつまり、ロゴスの共起源的な二つのアスペクトを定義する。」

«...perché il soggetto locutore non preesiste né si lega successivamente a essa [veridizione], ma coincide integralmente con l'atto di parola.» (p.79)

「何故なら、話す主体は真理を言うことに先立って存在しないし、それに連続的に結ばれてもおらず、だが言語行為と完全に同時に起こる。」

«La logica, che veglia sull'uso corretto del linguaggio in quanto asserzione, nasce quando la verità del giuramento è ormai tramontata.» (p.81)

「断言としての言語活動の正しい使用に注意を払う論理学は、もはや宣誓の真理がいつ消えたかを隠す。」

«Nominare, dar nome, è la forma originaria del comando.» (p.87)

「命名すること(名を与えること)は、命令の起源的形態である。」


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«Ogni nominazione è, infatti, duplice: è benedizione o maledizione.» (p.95)

«L'età dell'eclissi del giuramento è anche l'età della bestemmia, in cui il nome di Dio esce dal suo nesso vivente con la lingua e può soltanto essere proferito “in vano”.» (p.97)

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