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本当のカトリック

2009年02月20日 | トマス小野田神父(SSPX)のひとり言
アヴェ・マリア

愛する兄弟の皆様、

 聖ピオ十世会総長のフェレー司教様の言葉をご紹介致します。

○●○●

 私たちは本当のカトリックであり、キリストの代理者である教皇様の最大の支持者であり続けることを望みます。

 私たちはそれ以外をすることが出来ません。 私たちを反乱者だと呼ぶ人は真理への奉仕をしていません。

 確かに、極めて重要な、極めて深い点を話し合わなければならないのですが、だからと言って教皇様への私たちの愛と私たちの信心が少なくなりはしません。

 私たちは教皇様を愛しています。私たちは教皇様を求めています。私たちは教皇様がその職務を完全に果たすことを望んでいます。残念なことは、最近現れた神学は教皇の権威に対する本当のクーデターとなっていることを目前にしていることです。

 今日、しばしば、司教や司教評議会が、経済的危機について緊急に、全ての話題を占めています。がしかし、教義や信仰の伝達のことではありません。垂直ではなく水平の次元だけになってしまっています。ただ単なる人間的問題になってしまっているなら、いろいろな観点や考え方があるのはその論理的結論です。これが司教たちの不従順を説明しています。‥

 団体主義(collegiality)と呼ばれていることは、教皇よりも司教たちが合わさったものの方がより重要であるとします。これはその結果を見せています。私たちの主イエズス・キリストは、この世において教会を立てましたが、司教評議会の上に立てたのではありません。

 私たちが「バチカン」と言う時、これは教皇様の権威への奉仕のための道具であると理解しなければなりません。しかし事実上、教皇様の権威を一部中和させ、一部は官僚たちが自分の権威を行使する官僚主義の寄せ集めに変えられているようです。しばしば、「バチカンはこう言った」「バチカンはこうした」と言われますが、現実のところ、誰が言ったのか誰がしたのか誰が主張したのか、誰にもまだよく分からないことがよくあります。 

(後略)

愛する兄弟の皆様の上に天主様の祝福が豊かにありますように!

トマス小野田圭志神父(聖ピオ十世会司祭)

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フェレー司教様の言葉の原文 (Fr Thomas Onoda)
2009-02-20 12:09:58
<http://notizie.tiscali.it/feed/news/2009/02/17/apcom/apcomz20090217_000009.html>
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Lefebvriani: Contro il Papa c'e' un golpe, non siamo i dissidenti

Roma, 17 feb. (Apcom) - Il Papa "non è solo": parola del superiore dei Lefebvriani, mons. Bernard Fellay. "Tutti i veri cattolici, e non sono pochi, stanno con il Papa, non possono stare altrove", afferma il presule a cui è stata di recente revocata la scomunica nel libro-intervista 'Tradizione, il vero volto. Chi sono e che cosa pensano gli eredi di Lefebvre' (a cura di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro per i tipi di Sugarco). "Noi siamo veri cattolici e siamo e vogliamo continuare a essere i più grandi sostenitori del Vicario di Cristo. Non possiamo fare altrimenti. Coloro che ci descrivono come ribelli non rendono servizio alla verità".

Certo - prosegue Fellay - ci sono dei punti di discussione molto importanti, molto profondi, ma questo non intacca il nostro amore e la nostra dedizione per il Santo Padre. Noi amiamo il Papa, vogliamo il Papa. Noi vogliamo il Papa nel pieno delle sue funzioni. Purtroppo constatiamo che la teologia prevalente degli ultimi decenni ha realizzato un vero e proprio golpe contro la sua autorità. Oggi spesso vescovi e conferenze episcopali si occupano di tutto, dall'emergenza rifiuti alla crisi economia, ma non dell'insegnamento della dottrina e della trasmissione della fede. Hanno acquisito una visione puramente orizzontale de hanno dimenticato quella verticale. Questo spiega la disobbedienza al Santo Padre: se si trattano questioni puramente umane, è logico che si abbiano punti di vista diversi, anche opposti . La cosiddetta collegialità, l'idea che l'insieme dei vescovi sia più importante del Santo Padre, qui mostra tutti i suoi effetti. Nostro Signore non ha istituito la chiesa in questo mondo, non ha fondato le conferenze episcopali. Quando si dice 'il Vaticano' si dovrebbe intendere lo strumento al servizio del potere papale. In realtà, l'impressione è che esso si sia trasformato in un agglomerato burocratico che in parte neutralizza l'autorità papale e in parte esercita un potere in proprio. Tanto è vero che spesso si dice 'il Vaticano ha detto', 'il Vaticano fa', ma nella realtà non si sa eppure chi abbia detto, sostenuto o fatto qualcosa".

Oggi si constata persino l'assurdo di sacerdoti he arrivano iin una parrocchia e dichiarano di non essere lì per insegnare, ma per imparare. E' doppiamente drammatico. Il concetto di 'popolo di Dio' ha agito come mito anti-istituzionale generando l'idea che il vero problema della chiesa fosse quello di liberarsi delle sue figure istituzionali, cominciando dal papato. Ecco perché il ruolo del sacerdote è stato sminuito: perché è sempre stato il cardine dell'istituzine sul territorio, tra i fedeli. Non è un caso se gli unici sacerdtori che, a un certo punto, hanno cominciato a godere di buona reputazione sono stati i cosiddetti 'sacerdoti scomoodi', quelli che contestavano l'istituzione". La Chiesa. Per Fellay, ha subito un processo di "prtestantizzazione". Lutero, Kant e Marx sono "le tre figure che hanno segnato la storia in maniera tragica". Un'anticipazione del libro-intervista al superiore dei Lefebvriani è stata pubblicata oggi dal 'Foglio'.
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