23.Ventitresimo testimone (Fausto)
Sono il dottor Fausto Michieli, primario dell’ospedale psichiatrico. La maggior parte della gente generalmente immagina l’ospedale psichiatrico come un carcere con sulle finestre inferriate di ferro, ma questo è un grosso sbaglio.
Molti pazienti possono entrare e uscire dall’edificio liberamente, in determinate fasce orarie. Soprattutto per quanto riguarda i pazienti non gravi o quasi guariti raccomandiamo loro di uscire dall’area ospedaliera.
Certo che non mancano i controlli e i giri di guardia, ma questo è per prevenire un eventuale suicidio. Comunque i pazienti hanno la loro libertà.
Piuttosto, chi è affetto da malattie mentali ha paura del contatto con le persone, così consigliamo ai pazienti di uscire per riabituarsi alla società, perché non è possibile rimanere nell’ospedale per tutta la vita.
In realtà, dicono che ci sono più probabilità che a causare problemi siano le persone “normali” o i tossicodipendenti. I nostri pazienti sono tranquilli, o come devo dire... sono ubbidienti...
Comunque lo scopo di questo ospedale è di far tornare i pazienti alla società attraverso degli appositi esercizi.
Perciò aiutiamo i malati ad adattarsi allo stile di vita generale. Per esempio l’abbigliamento: dopo il giro delle visite mediche, devono togliersi il pigiama e indossare dei vestiti; in più nel nostro ospedale c’è anche una palestra, una classe di musica e una di pittura. Ma mi dispiace che partecipino poche persone...
Tuttavia consigliamo loro di fare esercizio fisico il più possibile, perché se non camminano le gambe si indeboliscono.
Per quanto riguarda le condizioni dei pazienti o le cause delle loro malattie non vi posso dire niente per la legge sulla privacy. Ma in questo caso faccio un’eccezione. Nel caso della signora Francesca Veronese, è affetta da autismo e dalla sindrome di Asperger... e soffre anche di antropofobia, dovuta a un trauma psichico avuto durante l’infanzia; inoltre le sue condizioni sono peggiorare a causa di un forte stress. Così le consigliamo di uscire spesso.
Per quanto riguarda il comportamento della paziente sarà meglio chiedere all’infermiera incaricata. La chiamo. Aspettate un attimo.
carcere牢獄/inferriate di ferro鉄格子/determinate~に限って、決定的な/guarire(病人、病気、傷などを)治す。回復させる。/raccomandare回復させる。/i giri di guardia巡回警備/ribituarsi再び慣れる。習慣を取り戻す/tossicodipendenti薬物中毒者/ubbidienteおとなしい、従順な/apposito~のための/indebolirsi弱くなる、衰える/autismo自閉症/sindrome di Aspergerアスペルガー症候群(広汎性発達障害)/antropofobia対人恐怖症/
Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a persone, fatti e/o luoghi esistenti è da considerarsi puramente casuale.
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Sono il dottor Fausto Michieli, primario dell’ospedale psichiatrico. La maggior parte della gente generalmente immagina l’ospedale psichiatrico come un carcere con sulle finestre inferriate di ferro, ma questo è un grosso sbaglio.
Molti pazienti possono entrare e uscire dall’edificio liberamente, in determinate fasce orarie. Soprattutto per quanto riguarda i pazienti non gravi o quasi guariti raccomandiamo loro di uscire dall’area ospedaliera.
Certo che non mancano i controlli e i giri di guardia, ma questo è per prevenire un eventuale suicidio. Comunque i pazienti hanno la loro libertà.
Piuttosto, chi è affetto da malattie mentali ha paura del contatto con le persone, così consigliamo ai pazienti di uscire per riabituarsi alla società, perché non è possibile rimanere nell’ospedale per tutta la vita.
In realtà, dicono che ci sono più probabilità che a causare problemi siano le persone “normali” o i tossicodipendenti. I nostri pazienti sono tranquilli, o come devo dire... sono ubbidienti...
Comunque lo scopo di questo ospedale è di far tornare i pazienti alla società attraverso degli appositi esercizi.
Perciò aiutiamo i malati ad adattarsi allo stile di vita generale. Per esempio l’abbigliamento: dopo il giro delle visite mediche, devono togliersi il pigiama e indossare dei vestiti; in più nel nostro ospedale c’è anche una palestra, una classe di musica e una di pittura. Ma mi dispiace che partecipino poche persone...
Tuttavia consigliamo loro di fare esercizio fisico il più possibile, perché se non camminano le gambe si indeboliscono.
Per quanto riguarda le condizioni dei pazienti o le cause delle loro malattie non vi posso dire niente per la legge sulla privacy. Ma in questo caso faccio un’eccezione. Nel caso della signora Francesca Veronese, è affetta da autismo e dalla sindrome di Asperger... e soffre anche di antropofobia, dovuta a un trauma psichico avuto durante l’infanzia; inoltre le sue condizioni sono peggiorare a causa di un forte stress. Così le consigliamo di uscire spesso.
Per quanto riguarda il comportamento della paziente sarà meglio chiedere all’infermiera incaricata. La chiamo. Aspettate un attimo.
carcere牢獄/inferriate di ferro鉄格子/determinate~に限って、決定的な/guarire(病人、病気、傷などを)治す。回復させる。/raccomandare回復させる。/i giri di guardia巡回警備/ribituarsi再び慣れる。習慣を取り戻す/tossicodipendenti薬物中毒者/ubbidienteおとなしい、従順な/apposito~のための/indebolirsi弱くなる、衰える/autismo自閉症/sindrome di Aspergerアスペルガー症候群(広汎性発達障害)/antropofobia対人恐怖症/
Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a persone, fatti e/o luoghi esistenti è da considerarsi puramente casuale.
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イタ語でもそのまま Asperger でよかったんですね。
でもイタ語発音だとアスペルゲル?^^;
そもそも元の英語の発音も「アスぺるがー」というより「アスぱーじゃー」の方が近いみたいなので、どっちもどっち?^^;;
いや、実は・・・
イタリアにはまだ、「広汎性発達障害(PDD)」と言う明確な位置づけが無く、この小説を書くに当たって、病名と病状との因果関係に起因することと言うよりも、発作的に起こる様々なことのなかできちんと説明できない内容について、様々な症例が考えられるこの病気にしています。
で、実際イタリアでどう呼ばれているかについては、医学博士のイタリア人に聞いたところ、アスペルガーは発見した医師の名前なので、学術的には間違いがないとのことを受けて書きましたが、まだ一般的に認識されていないので、通じないとも言われました。
なので、ここを真剣に読まれると実はちょっとツライ・・・
すいません。