今日、何する? What will I do today?

過去の記憶に生きるのではなく、未来(明日)の思いに生きるのではなく、今日という現在を生きよう!

イタリア語、スペイン語、フランス語の新聞を読んでみよう!

2016年03月26日 07時34分08秒 | 語学
239日/366日 239日目 残り日数 127日
目標設定期日まで残り127日となってしまいました。


今日は土曜日なので時間がたっぷりあります。Englishの学習をメインに置いているので、フランス語、スペイン語、イタリア語になるべく触れないようにしているのだが、まあ、土曜日と日曜日は、新聞でも読んで感覚を養おうということで、Le monde フランスの新聞、El Paisスペイン語の新聞、Corriere della Sera イタリア語の新聞からベルギー関連の記事をピックアップしてみました。

Une personne a été arrêtée, vendredi 25 mars, avenue Rogier, dans la commune bruxelloise de Schaerbeek, selon le parquet fédéral belge.
L’homme, blessé à la jambe, a été interpellé lors d’une importante opération antiterroriste, vendredi après-midi.
Deux perquisitions ont également été menées vendredi dans des communes bruxelloises : l’une, à Forest, a permis d’arrêter un certain Tawfik A., également blessé à la jambe, et l’autre, à Saint-Gilles, a abouti à l’arrestation du nommé Salah A., a précisé le parquet fédéral belge.
Lien avec l’opération de jeudi à Argenteuil
Selon les informations du Monde, confirmées par le parquet belge, ces opérations sont liées à celle qui s’est déroulée jeudi soir en France, à Argenteuil (Val-d’Oise), dans le cadre de l’équipe commune d’enquête franco-belge. Un projet d’attentat sur le sol français aurait ainsi été déjoué, a assuré le ministère de l’intérieur, avec l’interpellation d’un suspect : Reda Kriket, 34 ans.
Un arsenal a été découvert dans l’appartement que ce dernier occupait à Argenteuil : cinq kalachnikovs, un fusil-mitrailleur, huit chargeurs d’AK-47, sept armes de poing, ainsi que de très nombreuses munitions.
Lire : Explosifs et armement retrouvés au domicile d’un proche d’Abaaoud interpellé à Argenteuil
Reda Kriket, né à Courbevoie (Hauts-de-Seine), avait fait l’objet d’une condamnation par contumace en juillet 2015 par la justice belge, à une peine d’emprisonnement de dix ans du chef de participation aux activités d’un groupe terroriste et recel, selon le parquet. Ce procès avait également vu la condamnation par contumace d’Abdelhamid Abaaoud, instigateur présumé des attentats du 13 novembre à Paris et Saint-Denis.
Reda Kriket était activement recherché depuis le 17 août 2015, date à laquelle un mandat d’arrêt européen a été émis. Il a eu un rôle actif auprès d’un des plus gros recruteurs de combattants djihadistes syriens, Khalid Zerkani.
« A ce stade, aucun élément tangible ne relie ce projet aux attentats de Paris et de Bruxelles », avait déclaré jeudi soir le ministre de l’intérieur, Bernard Cazeneuve.
En savoir plus sur http://www.lemonde.fr/police-justice/article/2016/03/25/operation-de-police-antiterroriste-a-bruxelles_4890205_1653578.html#FxdbBL07r83McZLj.99


Attentati Bruxelles: anche le centrali atomiche nel mirino dei terroristi
In dicembre trovato filmato di 10 ore sulla casa del direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare del Belgio. Da inizio di marzo gli impianti presidiati dai soldati
BRUXELLES - Prendere le distanze dagli attentati in Belgio e, per quanto possibile, ridimensionare il proprio ruolo portandolo da quello di stratega delle azioni terroristiche di Bruxelles a quello più «modesto» di mancato kamikaze che quando si è trattato di farsi saltare in aria a Parigi all’ultimo momento non ha avuto il coraggio di ammazzare nessuno, a partire da se stesso. La difesa di Salah Abdeslam si muove con questa strategia annunciando che non si opporrà all’estradizione in Francia ma la figura del 26enne di origini marocchine diventa sempre più importante secondo la stampa belga: avrebbe dovuto far parte di un terzo commando che martedì aveva l’obiettivo di sparare per strada per replicare a Bruxelles il terrore di Parigi e nel progetto di attacco a una centrale nucleare.
Salah vuole andare in Francia
Dopo l’arresto della settimana scorsa, Sven May, avvocato del terrorista più ricercato d’Europa, aveva detto a botta calda che il suo assistito non avrebbe mai acconsentito ad essere estradato, ora lo stesso legale cambia rotta e di fronte al palazzo di giustizia di Bruxelles, dove è arrivato per l’udienza di convalida dell’arresto, rinviata, ma soprattutto davanti alle telecamere e ai taccuini dei giornalisti, annuncia che il suo cliente «desidera andare in Francia il prima possibile per dare spiegazioni». Forse quello che preoccupa il giovane nato a Bruxelles sono i collegamenti sempre più stretti che le indagini belghe continuano a scoprire tra lui e i kamikaze che hanno seminato la morte nell’aeroporto di Zaventem e alla stazione della metropolitana di Maelbeek
«Non sapeva»
«Non sapeva» degli attentati e non «vorrei che si fermasse in quello che ha da dire, se si ferma ci esporremmo ancora ad altri Zaventem o Bataclan ed è questo che voglio evitare», dichiara il legale prefigurando, quasi promettendo che, arrivato a Parigi, Abdeslam potrebbe essere disponibile a parlare. Prima, però, dovrebbe spiegare quali erano i suoi piani per martedì scorso.
Due ricercati non identificati
Gli investigatori sono convinti che avesse il compito di scendere per strada con Mohamed Belkaid e Amine Choukri e uccidere all’impazzata a colpi di kalashnikov. Ma l’azione delle forze dell’ordine lo ha costretto a cambiare i suoi piani: Choukri è stato catturato con lui a Molenbeek mentre Belkaid è stato ucciso il 15 marzo da un cecchino della Polizia durante la sparatoria seguita all’irruzione nel covo di Forest. Sul fronte delle indagini si cercano almeno due giovani che non sarebbero stati ancora identificati e che anche loro all’ultimo momento potrebbero essersi tirati indietro evitando la morte. Uno è l’uomo con il cappellino scuro e la giacca bianca ritratto con i fratelli-kamikaze Ibrahim El Bakraoui e Najim Laachraoui all’aeroporto, l’altro è un personaggio che, secondo la tv belga Rtbf, le telecamere della metropolitana hanno ripreso con una grossa valigia poco prima dell’esplosione, anche se non si esclude che possa essere morto anche lui nella deflagrazione.
Assalto alle centrali nucleari
Prende quindi corpo l’idea di un gruppo di terroristi che godeva di una rete di complicità estesa e che inizialmente aveva in progetto, secondo il sito di informazione belga Dh, di assaltare una delle due centrali nucleari del Belgio, ma ha cambiato obiettivi dopo l’arresto di Salah Abdeslam. Citando fonti nella Polizia, Dh scrive che a dicembre, durate una perquisizione nelle indagini sugli attentati di Parigi, gli agenti trovarono un filmato di dieci ore realizzato con una telecamera che, nascosta tra i cespugli in un’area delle Fiandre, inquadrava la casa del direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare del Belgio. A piazzarla sarebbero stati proprio i fratelli El Bakraoui, ma non si sa se sono sempre loro i due uomini che le telecamere di sorveglianza ripresero a novembre mentre recuperavano l’apparecchio pochi giorni dopo le stragi di Parigi. Una minaccia presa in seria considerazione dalle autorità belghe, visto che all’inzio di marzo i soldati dell’esercito sono stati dislocati a sorvegliare i siti nucleari del Paese e martedì, dopo gli attentati di Bruxelles, è stato evacuato tutto il personale non strettamente indispensabile mentre già nei giorni precedenti undici persone si erano viste ritirare il permesso di accesso all’improvviso.


La fiscalía belga traza el primer nexo entre las matanzas de París y Bruselas
El segundo kamikaze del aeropuerto, Najim Laachroui, participó en los ataques de París

La fiscalía ha confirmado el primer vínculo oficial entre los atentados de Bruselas y París. El ministerio fiscal ha identificado a Najim Laachraoui como el segundo suicida del atentado del aeropuerto bruselense. Se trata de un yihadista cuyas huellas fueron encontradas en varios explosivos utilizados en París. Es también la persona que alquiló -con una identidad falsa- una casa en la localidad francesa de Auvelais y otra en Bruselas "utilizadas por el grupo terrorista [de París]". La revelación se ha producido un día en el que la policía ha realizado dos grandes operaciones antiterroristas en Bruselas, con el resultado de dos sospechosos heridos (en ambos casos en una pierna, el método empleado cuando el detenido da señales de querer atacar) y un tercero detenido. Así lo ha confirmado la fiscalía, encargada de la investigación de los atentados de Bruselas y también de la rama belga de los atentados de París. Los dos registros guardan relación con el arresto el pasado jueves de un sospechoso de terrorismo en Francia.
Najim Laachraoui, al que algunos medios anglosajones identifican como artífice de diferentes explosivos utilizados por el Estado Islámico (ISIS), es una pieza clave en este nexo entre París y Bruselas. Laachraoui, de 24 años, partió a Siria en 2013. Más tarde, en septiembre de 2015, fue detectado junto a Abdeslam en un control en la frontera austrohúngara. Y tras los atentados de Francia, su ADN se halló "en un cinturón explosivo y en un trozo de pañuelo utilizado en el tiroteo de [la sala de conciertos] Bataclan, así como en un explosivo del Estadio de Francia", precisa la fiscalía.
Con la identificación de Laachraoui se completa una parte importante del rompecabezas de los atentados de Bruselas, que han provocado 31 muertos y 300 heridos. Este terrorista fue el segundo kamikaze que, junto a Ibrahim el Bakraoui, se hizo estallar en Zaventem. El tercer sospechoso de la foto que fue tomada en ese recinto continúa huido. En el segundo escenario de los ataques, la estación de metro Maelbeek, solo hay, hasta el momento, un presunto autor: Khalid el Bakraoui, también fallecido y hermano del suicida del aeropuerto. Se sospecha que hay un segundo implicado, pero no existe confirmación.
Además de revelar esta novedad, la fiscalía ha informado de tres detenciones realizadas en el marco de dos redadas. La de más envergadura se ha realizado en el barrio bruselense de Schaerbeek, donde crecieron los hermanos suicidas que perpetraron los atentados del martes. Un sospechoso relacionado con los atentados del martes, ha sido detenido y herido en una pierna. Toda la plaza de Meiser (el corazón del distrito) ha estado acordonada y muchas calles adyacentes también durante varias horas debido a la operación antiyihadista. Las autoridades han desplegado muchos furgones de policía y perros de detección de explosivos. El despliegue ha incluido, además de policías, militares, que vigilaban los accesos por carretera. Algunos medios belgas informan de que testigos han oído un par de pequeñas explosiones.
El ministerio fiscal confirma una segunda operación, en el distrito de Forest -donde la policía abatió a un terrorista pocos días antes de la detención de Salah Abdeslam-, con el resultado de un sospechoso, Tawfik A., detenido. También él ha resultado herido en la pierna. Hay una tercera detención de este viernes (de nombre Salah A., que coincide con las iniciales del artífice del drama de París), realizada en el barrio de Saint-Gilles.
Tres liberados
En su comunicación, la fiscalía incluye también información de las operaciones realizadas ayer en las inmediaciones de su propio edificio y en las comunas de Bruselas centro, Schaerbeek y Jette. Se confirma que fueron seis los detenidos, aunque tres de ellos (Khalid A. Mariam A. y Ali E.) han sido puestos en libertad. En cambio Fayçal C, Abou A. y otra persona de la que no se ofrece ninguna identidad continúan arrestados.
Pocas horas después del primer escrito, la fiscalía ha emitido un segundo comunicado relativo a los interrogatorios a Salah Abdeslam, por los que la prensa de todo el mundo ha cargado este viernes contra las autoridades belgas. Las autoridades precisan que interrogaron al terrorista el 19 de marzo, antes de los ataques de Bruselas, dos veces. La primera parte duró una hora y versó sobre los atentados de París. La segunda se refería a su orden de arresto europea y Abdeslam no quiso pronunciarse. El mismo día de los atentados, este yihadista fue interrogado de nuevo, pero "rechazó hacer la más mínima declaración".

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