Venerdi' della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
Lc 21,29-33
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
Il Regno i Dio viene comunque, a prescindere dai nostri sforzi. Ha i suoi tempi che noi non riusciamo a capire bene. Noi sappiamo che questo regno viene ma non possiamo descriverne i dettagli, la traiettoria. Ne' possiamo sapere come sara' fra 50 anni o fra 10 anni; l'essenziale e' credere al regno e sapere che viene, che sta venendo. E questo e' molto importante anche per noi oggi, perche ci troviamo a contatto con tante vicende e alcune le sappiamo spiegare, mentre altre ci sembrano poco comprensibili, e soprattutto il quadro di insieme non risulta molto chiaro ne' di facile comprensione.
Vuol dire che noi non vediamo del tempo che un segmento limitato. Quindi possiamo dire di quel segmento che il Regno di Dio viene, ma non sappiamo bene come si svolgera': quale sara' il futuro della Cina, dell'India, del Giappone. Come si evolvera' l'Asia? Come saranno i Saveriani? Tutto questo non lo sappiamo. Sappiamo che il Regno viene e diamo fiducia alla Parola di Gesu'. Quindi e' innanzitutto un messaggio di grande affidamento a Dio. Di avere pazienza, di no voler forzare la mano.
Anche nella nostra stessa vita, noi sappiamo che si presenteranno momenti di salute, e poi momenti di malattia, di fatica, di prova, ma non sappiamo quando. Dio solo sa queste cose; ci affidiamo a lui sapendo che Lui fa venire il Regno a nostro vantaggio. Possiamo gia' cogliere alcuni frutti di questo Regno perche' vediamo come effettivamente tanti popoli, tante culture, tante persone in tutti i parallleli e meridiani, si ritrovano sotto la signoria di Cristo. Ma di piu' non possiamo sapere e sarebbe presunzione il volerne dire di piu'.
Poi siamo invitati a non stupirci per la piccolezza del Regno. Un fico che matura, no big deal! Quando Gesu' chiama i suoi discepoli erano un piccolo gruppo sparuto a cui nessuno dva credito. Ma da questo e' nato un movimento mondiale; e' nata una fusione di cuori. Quindi il Regno di Dio comincia sempre in maniera molto semplice. Anche nella nostra vita noi possiamo valorizzare quei gesti semplici che possiamo compiere, dai quali sappiamo che il Signore fara' venire il suo Regno. Non siamo noi a costruire il regno, non possiamo essere noi i principali artefici, le prime donne. Noi siamo piccoli osservatori che guardano il fico che matura e lo indica agli altri.
I Vangeli finiscono con il mandato missionario, mentre l'anno liturgico finisce con la predizione della fine del mondo. Credo che questo sia per insegnarci che il regno di Dio viene senz'altro al di la dei nostri sforzi e fallimenti. In un certo senso non c'e' fallimento nel lavoro missionario, se e' autentico. Tutto viene convogliato nel grande successo che e' la venuta del Regno. Un messaggio di grande consolazione, dunque.
Lc 21,29-33
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
Il Regno i Dio viene comunque, a prescindere dai nostri sforzi. Ha i suoi tempi che noi non riusciamo a capire bene. Noi sappiamo che questo regno viene ma non possiamo descriverne i dettagli, la traiettoria. Ne' possiamo sapere come sara' fra 50 anni o fra 10 anni; l'essenziale e' credere al regno e sapere che viene, che sta venendo. E questo e' molto importante anche per noi oggi, perche ci troviamo a contatto con tante vicende e alcune le sappiamo spiegare, mentre altre ci sembrano poco comprensibili, e soprattutto il quadro di insieme non risulta molto chiaro ne' di facile comprensione.
Vuol dire che noi non vediamo del tempo che un segmento limitato. Quindi possiamo dire di quel segmento che il Regno di Dio viene, ma non sappiamo bene come si svolgera': quale sara' il futuro della Cina, dell'India, del Giappone. Come si evolvera' l'Asia? Come saranno i Saveriani? Tutto questo non lo sappiamo. Sappiamo che il Regno viene e diamo fiducia alla Parola di Gesu'. Quindi e' innanzitutto un messaggio di grande affidamento a Dio. Di avere pazienza, di no voler forzare la mano.
Anche nella nostra stessa vita, noi sappiamo che si presenteranno momenti di salute, e poi momenti di malattia, di fatica, di prova, ma non sappiamo quando. Dio solo sa queste cose; ci affidiamo a lui sapendo che Lui fa venire il Regno a nostro vantaggio. Possiamo gia' cogliere alcuni frutti di questo Regno perche' vediamo come effettivamente tanti popoli, tante culture, tante persone in tutti i parallleli e meridiani, si ritrovano sotto la signoria di Cristo. Ma di piu' non possiamo sapere e sarebbe presunzione il volerne dire di piu'.
Poi siamo invitati a non stupirci per la piccolezza del Regno. Un fico che matura, no big deal! Quando Gesu' chiama i suoi discepoli erano un piccolo gruppo sparuto a cui nessuno dva credito. Ma da questo e' nato un movimento mondiale; e' nata una fusione di cuori. Quindi il Regno di Dio comincia sempre in maniera molto semplice. Anche nella nostra vita noi possiamo valorizzare quei gesti semplici che possiamo compiere, dai quali sappiamo che il Signore fara' venire il suo Regno. Non siamo noi a costruire il regno, non possiamo essere noi i principali artefici, le prime donne. Noi siamo piccoli osservatori che guardano il fico che matura e lo indica agli altri.
I Vangeli finiscono con il mandato missionario, mentre l'anno liturgico finisce con la predizione della fine del mondo. Credo che questo sia per insegnarci che il regno di Dio viene senz'altro al di la dei nostri sforzi e fallimenti. In un certo senso non c'e' fallimento nel lavoro missionario, se e' autentico. Tutto viene convogliato nel grande successo che e' la venuta del Regno. Un messaggio di grande consolazione, dunque.