XXVII domenica per annum C 3 ott. 2004
"Aumenta la nostra fede! " La richiesta degli apostoli risuona anche
oggi nella nostra assemblea in tutta la sua attualita'. Viviamo infatti in un contesto in cui credere e diventato difficile. Il papa, nella enciclica "Ecclesia in Europa" parla di "apostasia silenziosa" da parte dei popoli europei. Oggi la fede e' messa a dura prova
dalle vicende e dalla cultura contemporanea. Facciamo alcune brevi
riflessioni per capire quali sono queste difficolta'
Da secoli, e in tutti continenti, In molti paesi in cui la maggioranza
della popolazione non e' Cristiana, le scuole cattoliche
sono luoghi dove i bambini e i giovani di fedi, culture, classi sociali e
estrazioni etniche diverse vengono a contatto fra di loro e sono educati
insieme.
Percio' nel rispetto per l'identita' religiosa di ciascun
individuo e' necessaria una educazione in grado di fornire una comprensione della specificita' delle Chiese e delle comunit religiose vis-
a-vis con le organizzazioni della societa' civile, alle quali non possono
essere ridotte.
I media hanno una grande responsabilita' in questo e costituiscono una
fonte significativa per creare una coscienza di questa specificita' e guadagnare il rispetto per essa $B, ha commentato.
Allo stesso tempo monsignor Fitzgerald ha avvertito tuttavia che l
$Beducazione al rispetto e alla tolleranza non implicano $Bridurre i principi
fondamentali di ogni religione e cultura ad un minimo comun denominatore $B.
Tale principio viene enunciato nella Dichiarazione dell $BUNESCO sulla
Tolleranza (1995) dove all $Barticolo 1.4 si afferma espressamente che $Bin
compatibilit $B` con il rispetto dei diritti umani, la pratica della
tolleranza non significa tollerare l $Bingiustizia sociale o l $Babbandono o l
$Bindebolimento delle convinzioni di una persona $B.
$BLeducazione alla tolleranza, anche attraverso i media, significa educare
nell $Besercizio della libert $B` ad aderire alle convinzioni proprie di
una persona, e accettare al contempo che anche altri possano aderire ai loro,
e rispettare queste pratiche che corrispondono ai credi religiosi di ogni
individuo, purch $Bh essi non violino n $Bi i diritti degli altri, n $Bi la
sicurezza nazionale, cos $Bl come la salute pubblica o le norme morali $B,
ha infine concluso.
Il prelato ha quindi ricordato come Giovanni Paolo II abbia spesso
$Benfatizzato che l $Binsegnamento della religione, in particolare, pu $Br
instillare la speranza che esista la possibilit $B` reale di convivenza in una
prospettiva comune di solidariet $B` e pace $B.
E $B proprio la fede cristiana che ha insegnato al mondo la tolleranza e la
fratellanza.
Noi sappiamo che Ghandi un pur grande ammiratore del messaggio evangelico,
una volta ha detto
$Bil messaggio evangelico e $B meraviglioso, ma se guardiamo alla storia
europea, cosi piena di guerre e di violenza, possiamo dire che il
Cristianesimo in due mila anni non e $B bastato a cambiare il mondo $B.
A questo ha risposto uno storico inglese Herbert Butterfield il quale ha
detto: $Bil problema non e $B tanto cosa e $B riuscito a fare il
cristianesimo in due mila anni; ma: cosa sarebbe stata l $BEuropa senza il
Cristianesimo $B Infatti cio $B che ha reso possibile una pur difficile convivenza di
tribu $B cosi diverse e cosi bellicose come quelle europee non e $B nient
$Baltro che la fede cristiana.
Anche dopo due mila anni la fede cristiana non e $B ancora stata compresa
del tutto, due mila anni non sono bastati! c $Be bisogno di riprenderla
sempre e di approfondirla. Ma e $B solo la fede cristiana che puo $B insegnare
al mondo una convivenza pacifica.
Di fronte a questa situazione, a questi problemi, a queste sfide che oggi
ci troviamo a vivere, risulta quanto mai attuale la richiesta degli
apostoli: aumentare la fede, non nel senso di $Bquantita $B, come se la fede si
potesse pesare, ma nel senso di andare in profondita e convinzione. La fede
deve diventare realt $B` che unifica la nostra concezione della vita. Perche
la proposta evangelica non si pone accanto alle molte cose della vita,
quasi un dovere in piu, bensi come un modo di guardare che trasforma l
$Besistenza, come un centro che ha la forza di unificare le molte cose in cui la
vita pare frantumarsi. La fede e $B realt $B` esigente, perche la sequela di
Gesu non concede la possibilita di seguire due padroni, ne permette di
adattarsi alla logica del mondo. Ma la fede e $B anche realta consolante, non e
$B mortificazione, ma pienezza di umanita.
In questa 1 $B* domenica di ottobre, mese missionario, possiamo ricordare
quanto ha scritto il Papa in una enciclica: "La fede si rafforza donandola".
Pi $By testimonio la mia fede, pi $By cerco di renderne ragione, pi $By la
mia fede si fortifica e mi fortifica nella certezza della Sua Presenza, del
Suo Amore per me e per l'umanit
牀
"Aumenta la nostra fede! " La richiesta degli apostoli risuona anche
oggi nella nostra assemblea in tutta la sua attualita'. Viviamo infatti in un contesto in cui credere e diventato difficile. Il papa, nella enciclica "Ecclesia in Europa" parla di "apostasia silenziosa" da parte dei popoli europei. Oggi la fede e' messa a dura prova
dalle vicende e dalla cultura contemporanea. Facciamo alcune brevi
riflessioni per capire quali sono queste difficolta'
Da secoli, e in tutti continenti, In molti paesi in cui la maggioranza
della popolazione non e' Cristiana, le scuole cattoliche
sono luoghi dove i bambini e i giovani di fedi, culture, classi sociali e
estrazioni etniche diverse vengono a contatto fra di loro e sono educati
insieme.
Percio' nel rispetto per l'identita' religiosa di ciascun
individuo e' necessaria una educazione in grado di fornire una comprensione della specificita' delle Chiese e delle comunit religiose vis-
a-vis con le organizzazioni della societa' civile, alle quali non possono
essere ridotte.
I media hanno una grande responsabilita' in questo e costituiscono una
fonte significativa per creare una coscienza di questa specificita' e guadagnare il rispetto per essa $B, ha commentato.
Allo stesso tempo monsignor Fitzgerald ha avvertito tuttavia che l
$Beducazione al rispetto e alla tolleranza non implicano $Bridurre i principi
fondamentali di ogni religione e cultura ad un minimo comun denominatore $B.
Tale principio viene enunciato nella Dichiarazione dell $BUNESCO sulla
Tolleranza (1995) dove all $Barticolo 1.4 si afferma espressamente che $Bin
compatibilit $B` con il rispetto dei diritti umani, la pratica della
tolleranza non significa tollerare l $Bingiustizia sociale o l $Babbandono o l
$Bindebolimento delle convinzioni di una persona $B.
$BLeducazione alla tolleranza, anche attraverso i media, significa educare
nell $Besercizio della libert $B` ad aderire alle convinzioni proprie di
una persona, e accettare al contempo che anche altri possano aderire ai loro,
e rispettare queste pratiche che corrispondono ai credi religiosi di ogni
individuo, purch $Bh essi non violino n $Bi i diritti degli altri, n $Bi la
sicurezza nazionale, cos $Bl come la salute pubblica o le norme morali $B,
ha infine concluso.
Il prelato ha quindi ricordato come Giovanni Paolo II abbia spesso
$Benfatizzato che l $Binsegnamento della religione, in particolare, pu $Br
instillare la speranza che esista la possibilit $B` reale di convivenza in una
prospettiva comune di solidariet $B` e pace $B.
E $B proprio la fede cristiana che ha insegnato al mondo la tolleranza e la
fratellanza.
Noi sappiamo che Ghandi un pur grande ammiratore del messaggio evangelico,
una volta ha detto
$Bil messaggio evangelico e $B meraviglioso, ma se guardiamo alla storia
europea, cosi piena di guerre e di violenza, possiamo dire che il
Cristianesimo in due mila anni non e $B bastato a cambiare il mondo $B.
A questo ha risposto uno storico inglese Herbert Butterfield il quale ha
detto: $Bil problema non e $B tanto cosa e $B riuscito a fare il
cristianesimo in due mila anni; ma: cosa sarebbe stata l $BEuropa senza il
Cristianesimo $B Infatti cio $B che ha reso possibile una pur difficile convivenza di
tribu $B cosi diverse e cosi bellicose come quelle europee non e $B nient
$Baltro che la fede cristiana.
Anche dopo due mila anni la fede cristiana non e $B ancora stata compresa
del tutto, due mila anni non sono bastati! c $Be bisogno di riprenderla
sempre e di approfondirla. Ma e $B solo la fede cristiana che puo $B insegnare
al mondo una convivenza pacifica.
Di fronte a questa situazione, a questi problemi, a queste sfide che oggi
ci troviamo a vivere, risulta quanto mai attuale la richiesta degli
apostoli: aumentare la fede, non nel senso di $Bquantita $B, come se la fede si
potesse pesare, ma nel senso di andare in profondita e convinzione. La fede
deve diventare realt $B` che unifica la nostra concezione della vita. Perche
la proposta evangelica non si pone accanto alle molte cose della vita,
quasi un dovere in piu, bensi come un modo di guardare che trasforma l
$Besistenza, come un centro che ha la forza di unificare le molte cose in cui la
vita pare frantumarsi. La fede e $B realt $B` esigente, perche la sequela di
Gesu non concede la possibilita di seguire due padroni, ne permette di
adattarsi alla logica del mondo. Ma la fede e $B anche realta consolante, non e
$B mortificazione, ma pienezza di umanita.
In questa 1 $B* domenica di ottobre, mese missionario, possiamo ricordare
quanto ha scritto il Papa in una enciclica: "La fede si rafforza donandola".
Pi $By testimonio la mia fede, pi $By cerco di renderne ragione, pi $By la
mia fede si fortifica e mi fortifica nella certezza della Sua Presenza, del
Suo Amore per me e per l'umanit
牀